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https://eastwest.eu/it/stampa-estera-rassegna/economia-chiesa-confini-stampa-russa

SALSICCE CONTRO NAVAL'NIJ: l'azienda "Amicizia tra i popoli" lo denuncia

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L'azienda alimentare russa "Amicizia tra i popoli", con sede in Crimea e che si occupa di macellazione della carne e pollami, ha citato in giudizio il leader dell'opposizione, Aleksej Naval'nij che l'ha accusata di corruzione. Proprio Naval'nij, insieme al suo "Fondo per la lotta alla corruzione" aveva denunciato l'azienda, che detiene il monopolio per la fornitura di carne alla "RosGvardija" (il nuovo corpo speciale di polizia che tra i suoi compiti ha anche quello della protezione del presidente), di speculare sulla vendita, avendo "Amicizia tra i popoli" aumentato a prezzi superiori a quelli di mercato i costi dei suoi prodotti alimentari e, dulcis in fundo, ha anche voluto ricordare che a capo della ditta ci sia l'ex-direttore proprio di "RosGvardija", Viktor Zolotov (quello che tempo fa sfidò a duello lo stesso Naval'nij in un video diffuso su internet). Nelle foto: l'azienda "Amicizi

PUTIN SUL CASO SKRIPAL: "LO SPIONAGGIO? È COME LA PROSTITUZIONE"

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"Skripal? Era una spia e un traditore della patria. E questo è tutto". Putin taglia corto (un po' troppo) rispondendo a una domanda (durante la sessione plenaria della "Settimana russa dell'energia") sulla vicenda dell'ex-agente segreto Gru avvelenato col Noviciòk, insieme alla figlia Julija il 4 marzo scorso (entrambi sono sopravvissuti). "Sono sorpreso da tutto lo scandalo scoppiato intorno alla vicenda. Lo stanno facendo passare per un difensore dei diritti umani. Invece era un traditore. Punto e basta". E ha aggiunto: "lo spionaggio è una delle professioni più importanti del mondo come la prostituzione e nessuno è riuscito a risolverla e riuscirà a risolverla finchè non ce ne saranno le condizioni".
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' URSS: LA PROSTITUZIONE CHE NON C'ERA (MA C'ERA) di Yuri Colombo Uno degli scoop giornalistici della scorsa settimana sono state le rivelazioni dell'ex capo del Fbi James Corney. In Russia ci sono tra le più belle prostitute del mondo, avrebbe confidato Putin a Trump, secondo Corney. Un'affermazione che rivelerebbe uno degli aspetti del rapporto tra i due leader e il carattere misogino già in alcuni casi venuto alla luce del presidente russo. A me personalmente non interessa sapere se la confidenza risponda a realtà. E neppure domandarmi se le sex-workers russe siano tra le più belle del mondo (anche se ovviamente essere bionda, avere gli occhi chiari e le gambe lunghe risponde ad alcuni canoni di bellezza occidentale contemporanea). Ciò che mi interessa questa settimana raccontarvi, sono alcuni caratteri della prostituzione in Russia, forse poco conosciuti. In Urss la prostituzione non c'era. O meglio, non c'era per il partito comunista e per
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LA PRIMAVERA DI PRAGA E LE RAGAZZE CHE TIRAVANO SU LE SOTTANE PER CONFONDERE I SOLDATI RUSSI di Yuri Colombo La notte del 20 agosto 1968, le truppe del Patto di Varsavia con alla testa l'Armata Rossa, varcavano il confine della Cecoslovacchia mettendo fine alla Primavera di Praga. Con la repressione di quel movimento guidato da Alexander Dub č ek e dai comunisti riformatori calava il sipario sulle residue speranze di riformare i regimi burocratici dei paesi dell'Est e di poter sviluppare un socialismo dal volto umano. Il regime cecoslovacco, a differenza di altre democrazie popolari era stato il prodotto non semplicemente dell'estensione geografica a seguito degli Accordi di Yalta dello stalinismo. Il partito comunista cecoslovacco non era una semplice marionetta di Mosca e dopo la guerra aveva sempre goduto nel Paese di un certo sostegno. A rendere le condizioni favorevoli per la formazione di una fronda riformista c'era anche il grado di sviluppo sociale d
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 L'ATTORE USA STEVEN SEAGAL: "MI CANDIDO A GOVERNATORE DEL PRIMORJE" Steven Seagal si candida alle elezioni per il nuovo governatore del distretto del Primorje, quello di Vladivostok. Le consultazioni, che si terranno il 16 dicembre prossimo dopo l'annullamento delle precedenti per sospetti brogli, vedranno tra i candidati principali i due protagonisti dello scontro elettorale (16 settembre scorso), Andrej Tarasenko, governatore uscente del partito putiniano "Russia unita" e Andrej Ishenko del Kprf, il Partito comunista. Proprio quest'ultimo, al ballottaggio di qualche settimana fa si era visto scippare la quasi sicura vittoria (aveva più del 5% di vantaggio sull'avversario quando ormai era stato scrutinato il 99% dei seggi poi, alla fine, Tarasenko l'aveva superato di un soffio per pochissimi decimali) e perciò c'erano state manifestazioni per le strade da parte dei suoi sostenitori che avevano convinto il Comitato elettorale (TsIK) ad
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DONETSK, ELEZIONI 11 NOVEMBRE: L'UOMO CHE PIACE A PUTIN E L'AVVOCATA CHE GIUDICHERÁ KIEV Non solo Pushilin. Il capo ad interim dell'autoproclamata repubblica di Donetsk che ha sotituito il defunto Zakharchenko (morto in un attentato proprio a Donetsk un mesetto fa) che tanto era piaciuto al Cremlino, dovrà ora misurarsi con altre candidati per le elezioni che si terranno l'11 novembre prossimo. A contendere la carica di nuov presidente della piccola repubblica del Donbass saranno Pavel Gubarev, "governatore popolare" della regione di Donetsk, Roman Khromenkov, oggi a capo dell'amministrazione di Gorlovka e Enakievo e infine Elena Shishkina, avvocata e incaricata di giudicare (un giorno?) i "crimini" dell'esercito ucraino contro la popolazione civile del Donbass separatista. A giudicare dalla preferenza che sin dall'inizio il presidente russo, Putin ha espresso verso l'attuale reggente Pushilin (molto più diplomatico del preced
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VERZILOV; LE ALLUCINAZIONI, BANGUI E MOSCA Quello che dice lo stesso Mediazone, il giornale on line di cui è egli stesso editore, Pjotr Verzilov, il promoter delle Pussy Riot che si è sentito male alcuni giorni fa a Mosca per sospetto avvelenamento, avrebbe ingerito una sostanza tipo atropina o altre sostanze del genere, del tipo di quelle che ti danno allucinazioni (poi Mediazona spiega che potrebbe entrarci tutta la storia dei tre giornalisti-registi russi ammazzati un paio di mesi fa nella Repubblica Centro-Africana dove erano andati a indagare sull'attività dei contractors russi della "WBK Wagner", peraltro assunti in maniera piuttosto trasparente dal presidente della repubblica africana come addestratori della polizia locale. Proprio Verzilov, spiega sempre il suo giornale, doveva ricevere quel giorno notizie proprio su quel caso su cui stava indagando. In ogni caso, fosse vera sta storia va detto che all'intelligence russa non manca certo la fantasia, pass
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CORTE SUPREMA RUSSA: "UN LIKE IN SÈ NON É REATO" La Corte suprema russa ha stabilito che re-postare o re-twittare (e tanto più anche mettere un like) a contenuti "estremisti" sui social e su internet in generale, se NON compiuti in modo totalmente "consapevole" o con l'intenzione di suscitare sentimenti di odio di qualche tipo e di estremismo, non può più considerarsi reato. Il pronunciamento della Corte suprema corregge quindi un ordinamento del 2011, la legge contro il cosiddetto "estremismo". Negli ultimi tempi, il controllo sugli utenti dei social si era intensificato e parecchie persone erano state indagate e messe sotto processo anche per un semplice "like" a un post o a un tweet con contenuti "estremistici". Il supremo organo ha stabilito che per individuare lo scopo "intenzionale" e consapevole è necessario considerare la personalità dell'utente, l'incrocio di dati che ne provino l'attivi
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MOSCA: SFRATTO ALLA RUSSA CON GLI SPETSNATS Sfratto con gli spetsnats a Mosca. Gli spetsnats (squadre speciali di polizia usate anche per l'ordine pubblico) erano stati chiamati dall'ufficiale giudiziario che doveva sfrattare un intero palazzo a via Stavropol'skaja, Ljublino, sud est della capitale russa. Andava fatto eseguire infatti, l'ordine del tribunale secondo cui “le condizioni abitative erano inadeguate”, data la vetusta età dell'edificio Gli inquilini, in tutta risposta, si erano barricati in casa da dove poi sono stati cacciati con l'uso della forza (manganelli, pugni, calci, donne prese per i capelli), azione continuata poi davanti al portone quando gli adulti avevano tentato un blocco per impedire alla polizia di salire negli appartamenti dove erano stati custoditi i bambini. Gli sfrattati, tutti ex-operai della compagnia metallurgica “PromEks” che aveva messo a disposizione gli appartamenti per i suoi dipendenti (in Russia e nell'ex-Ur
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ANCORA SKRIPAL: PERCHÉ PUTIN SCELSE LA MOSSA DEL CAVALLO   Sul caso Skripal, la domanda che saltò agli occhi (di chi scrive) immediatamente è stata: ma perchè mai uno come Putin, quando ancora Scotland Yard non riusciva ad associare un nome (anzi due) a una faccia (c'erano le foto di Petrov e Boshirov ma gli inglesi erano convinti che i nomi fossero falsi), prendendo tutti in contropiede affermò pubblicamente che invece sì, quei nomi e quelle facce coincidevano, erano proprio loro comunque cittadini privati e non agenti della Gru (e quindi neppure avvelenatori degli Skripal). Ebbene, quella domanda se l'è fatta anche la Komsomol'skaja Pravda secondo cui i due non fossero esattamente dei produttori di "alimenti per atleti" ma corrieri per conto di qualche oligarca di stanza in Inghilterra. In ogni caso, quindi stavano compiendo un'azione poco chiara ma che non aveva assolutamente a che fare con un "omicidio di Stato" come il caso Skripal', s
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CASO SKRIPAL': FORSE SEI NEL KOMMANDO, FORSE PETROV E BOSHIROV GIÁ MORTI Ora la stampa inglese scrive che non sarebbero stati due, gli "avvelenatori" degli Skripal', ma sei (compresi i due esecutori): gli altri quattro avrebbero avuto il compito di "ripulire" dalle tracce l'azione compiuta dai due presunti agenti del servizio segreto militare Gru, Petrov e Boshirov (la loro identità sarebbe stata riconosciuta come fittizia dalla stessa Scotland yard che ha ammesso di non conoscere quella vera e perciò non si capisce come possano aver scoperto che fossero agenti della Gru). Tutti i nomi e cognomi falsi utilizzati dal "kommando" sarebbero stati presi da persone detenute nell'Unione europea (!) e il flacone, anzi i flaconi perchè sarebbero stati molti di più, non solo quello utilizzato, sarebbero arrivati come pacco-posta all'ambasciata di Russia in Inghilterra, proprio perchè non è sottoposta a controlli aeroportuali. Ah, Petrov e
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"NON MESCOLIAMO I DETENUTI PER CORRUZIONE CON I DELINQUENTI COMUNI" In Russia dovranno studiare una norma per evitare di mescolare in carcere i condannati per corruzione con quelli comuni. La proposta (rivolta al Fsin, il Servizio federale penitenziario) è stata avanzata dall'ombudsman per i reati economici, Boris Titov. "Non si possono mescolare persone condannate per la prima volta e per reati economici, senza un passato criminale insieme ai criminali comuni", ha detto. Un progetto però ancora di là da venire perchè andrebbero prima trovate le risorse finanziarie sufficienti. Titov è anche l'autore dell'omonima "lista Titov" in cui sono elencati i nomi di imprenditori, in particolar modo quelli fuggiti in Inghilterra dopo una condanna in patria per reati legati al business, che avrebbero espresso desiderio di tornare in Russia. La notizia è stata pubblicata dal Kommersant. Boris Titov è stato candidato alle elezioni presidenziali della
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DONETSK: PUSHILIN, IL SOSTITUTO DI ZAKHARCHENKO È UN PO' MENO SEPARATISTA E PIACE TANTO AL CREMLINO Sorpresa: Denis Pushilin, il nuovo capo della autoproclamata repubblica di Donetsk, area separatista del Donbass e che ha preso il posto del defunto (in un attentato) Aleksandr Zakharchenko è molto meno separatista di quanto si creda. Finora capo del Soviet Supremo di Donetsk, Pushilin è stato eletto a sorpresa al posto dei più accreditati e fedelissimi di Zakharchenko, Timofeev (ferito nell'attentato) e quello ad interim, Trapeznikov. A sorpresa perchè Pushilin, da sempre componente della delegazione che a Minsk elaborò i noti accordi, è da sempre un sostenitore del "ritorno del Donbass nello statuto dell'Ucraina". Ovviamente alle condizioni degli accordi di Minsk (che tra i tanti punti prevede una larghissima autonomia amministrativa dell'area da Kiev). Non solo. Riporta la Novaja Gazeta che Timofeev e Trapeznikov sarebbero stati cacciati con notevole scu
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SFIGHE RUSSE: LA GRU NATANTE POSTA NELLE ACQUE VICINO AL NEONATO PONTE DELLA CRIMEA VA ALLA DERIVA E SIi SCHIANTA SULLA FIANCATA DEL MANUFATTO (NON TROPPI DANNI COMUNQUE)                     https://www.youtube.com/watch?time_continue=18&v=BEqS0KIYAro
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IL NOVICIÒK, IL KILLER PASTICCIONE E LE BOLLE DI SAPONE Per esempio si può dichiarare, come ha fatto la premier inglese May sulla presunta individuazione dei due russi ritenuti colpevoli dell'attentato al Noviciòk contro gli Skripal, di essere riuscita a recuperare i nomi dei due ammettendo che comunque sono sicuramente nomi falsi e poi affermare con certezza che sono due agenti del servizio russo Gru? Questa storia è talmente piena di buchi che se ne può fare un provvisorio e non esauriente elenco: 1) con l'agente chimico più potente del mondo, dieci volte più del Sarin, i due non muoiono.  2) Dopo il ritrovamento dei due, la zona vicino al centro commerciale viene bonificata da 2000 (duemila) tra agenti, esperti ecc, interdetta a qualunque transito, misure di sicurezza eccezionali. Eppure quattro mesi dopo, due poveri disgraziati in quella zona che doveva essere immacolata e controllata filo d'erba per filo d'erba, trovano ohibò, proprio quel flacone e u
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BESLAN E L'ORRORE CHE NEPPURE IL COLONNELLO KURTZ AVREBBE POTUTO IMMAGINARE L'incredibile infinito mosaico che fu la strage di Beslan, non è stato ancora ricostruito definitivamente. Ovviamente ognuna delle parti fornisce la propria versione (i comitati che accusano Putin di avere dato il via all'attacco mettendo a repentaglio la vita degli ostaggi, la stampa più vicina al Cremlino che nega tutto questo e in ogni caso va detto che la verità dei fatti non è stata ancora definita in maniera convincente). Gli enormi, fatali sbagli nell'organizzazione dell'emergenza (mentre già cominciava ad andare a fuoco una parte della scuola, arrivò un mezzo dei pompieri soltanto dopo due ore e con i serbatoi dell'acqua vuoti ma anche l'incredibile negligenza di non circoscrivere da subito l'area da parte delle autorità, così che i parenti degli ostaggi poterono avvicinarsi armati nella zona dell'assedio, alimentando la tragica confusione: secondo testimonianze, s
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DONBASS: "FORZE MILITARI USA E CANADA VICINO NOSTRO CONFINE IN SOSTEGNO UCRAINA CHE PREPARA ASSALTO" "Il servizio di intelligence della repubblica di Donetsk ha individuato reparti militari Usa e canada che in grande quantità sono dislocate nei pressi di Urzuf, nell'area del Donbass ancora in mano all'Ucraina". Lo ha affermato Denis Bezsonov,
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"Firma e ridammi la penna!" L'FBI CHE TENTÓ DI ARRUOLARE L'OLIGARCA RUSSO OLEG DERIPASKA Beh, proprio i film di spionaggio: secondo il New York Times l'Fbi ha tentato per due anni (senza riuscirci, va detto) di arruolare come informatore Oleg Deripaska, oligarca russo dell'alluminio che, pur essendo fedelissimo di Putin, ogni tanto inciampa da qualche parte: mesi fa una escort dichiarò di averlo sentito confabulare col vice-primo ministro Prikhodko sui piani per influenzare le elezioni Usa (il noto Russiagate). Incauto, come minimo. E gran pasticcione. Di Deripas ka rimane indimenticabile l'aneddoto (accadde nel 2009) della famosa "penna tirata in faccia da Putin": in una delle fabbriche di Deripaska, nella città di Pikaljovo era in corso uno sciopero degli operai che non ricevendo lo stipendio da mesi, avevano organizzato blocchi stradali. Putin, appena saputo, aveva chiesto di preparare l'elicottero per recarsi urgentem
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"MANDIAMO RUTSKOJ NELLO SPAZIO". RISATE TRA CLINTON E EL'TSIN  Tra i documenti desecretati e pubblicati ieri sul sito della biblioteca Clinton sui colloqui tra l'allora presidente Usa e quello russo, Boris El'tsin, basati su allegra cordialità tra i due, si legge anche di una "scherzosa" chiacchierata al summit di Vancouver nell'aprile del '93, mentre in Russia non si era ancora spenta l'eco dell'assalto con i carri armati a Mosca al palazzo del Soviet Supremo dentro cui si erano asserragliati l'allora vice-presidente russo, Aleksandr Rutskoj e il capo dell'assemblea Ruslan Khasbulatov (insieme ad un drappello di deputati fedelissimi) contrari al disfacimento definitivo dell'Urss. Clinton: "Mandiamo Rutskoj nello spazio cosmico", propose ridendo al suo omologo russo. "Sì, però per due anni almeno!", acconsentì entusiasta il Corvo Bianco.
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IL LEADER SEPARATISTA DEL DONBASS, ZAKHARCHENKO MUORE IN UN ATTENTATO A DONETSK E alla fine anche Aleksandr Zakharchenko, presidente della autoproclamata repubblica di Donetsk, è saltato in aria. E' accaduto oggi in un bar, il "Separ" in pieno centro di Donetsk. Insieme a lui sono rimaste ferite altre tre persone. Ovviamente è iniziato il balletto dello scarica-responsabilità tra Kiev e Mosca. Quest'ultima, secondo la portavoce del ministero degli Esteri, Marija Zakharova ha accusato l'Ucraina di voler trascinare il conflitto in una carneficina. Kiev, dal canto suo, liquida la questione come un regolamento di conti interno tra i separatisti ma butta là anche l'ipotesi che Zakharchenko non servisse più agli interessi russi e che sia stato fatto fuori per ordine di Mosca. La Dnr (Donetskaja Narodnaja Respublika) ha definito quello che è successo oggi "un atto terroristico" (l'accusa che le due parti si fanno reciprocamente, in genere). Zakha
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IL SET DELL'ORRORE 14 ANNI FA A BESLAN Quattordici anni fa in due giorni e mezzo, dall'1 al 3 settembre si consumò una delle tragedie più tremende degli ultimi decenni: la strage alla scuola di Beslan, città dell'Ossezia del nord, Russia. Durante il primo giorno di scuola del nuovo anno scolastico, alla "Shkola n-1" fecero irruzione una trentina o poco più di combattenti jihadisti nord caucasici, armati fono ai denti. Presero come ostaggi 1128 tra alunni, insegnanti e genitori, piazzando poi esplosivi dappertutto. Quello che poi accadde venne raccontato in tutto il mondo: l'irruzione delle squadre speciali russe, dopo ore e ore di trattative, l'esplosione di una bomba all'interno che diede il via all'attacco dell'esercito, i morti, le violenze, la fuga di bambini nudi e sanguinanti, il terrore puro. Alla fine i morti furono tanti: 333 di cui 186 bambini. Non mancarono le polemiche. I genitori delle giovani vittime imputarono a Mosca e a P
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Il senatore Usa John McCain   Il dissidente russo Vladimir Kara-Murza jr LA BARA DI JOHN MCCAIN Ecco: la bara di John McCain, al funerale del senatore repubblicano che si terrà il 1 settembre a Washington, sarà portata dall'oppositore russo anti-Putin, Vladimir Kara-Murza junior, che da qualche anno vive fuori dalla Russia e gran parte del tempo negli Usa