DONETSK, ELEZIONI 11 NOVEMBRE: L'UOMO CHE PIACE A PUTIN E L'AVVOCATA CHE GIUDICHERÁ KIEV

Non solo Pushilin. Il capo ad interim dell'autoproclamata repubblica di Donetsk che ha sotituito il defunto Zakharchenko (morto in un attentato proprio a Donetsk un mesetto fa) che tanto era piaciuto al Cremlino, dovrà ora misurarsi con altre candidati per le elezioni che si terranno l'11 novembre prossimo. A contendere la carica di nuov presidente della piccola repubblica del Donbass saranno Pavel Gubarev, "governatore popolare" della regione di Donetsk, Roman Khromenkov, oggi a capo dell'amministrazione di Gorlovka e Enakievo e infine Elena Shishkina, avvocata e incaricata di giudicare (un giorno?) i "crimini" dell'esercito ucraino contro la popolazione civile del Donbass separatista. A giudicare dalla preferenza che sin dall'inizio il presidente russo, Putin ha espresso verso l'attuale reggente Pushilin (molto più diplomatico del precedente e sostenitore degli accordi di Minsk che prevedono, tra i tanti punti, anche il ritorno dell'area nello statuto dell'Ucraina pur con un'ampissima autonomia) potrebbe proprio essere lui il favorito (ma non è affatto scontato).

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