CORTE SUPREMA RUSSA: "UN LIKE IN SÈ NON É REATO"

La Corte suprema russa ha stabilito che re-postare o re-twittare (e tanto più anche mettere un like) a contenuti "estremisti" sui social e su internet in generale, se NON compiuti in modo totalmente "consapevole" o con l'intenzione di suscitare sentimenti di odio di qualche tipo e di estremismo, non può più considerarsi reato. Il pronunciamento della Corte suprema corregge quindi un ordinamento del 2011, la legge contro il cosiddetto "estremismo". Negli ultimi tempi, il controllo sugli utenti dei social si era intensificato e parecchie persone erano state indagate e messe sotto processo anche per un semplice "like" a un post o a un tweet con contenuti "estremistici". Il supremo organo ha stabilito che per individuare lo scopo "intenzionale" e consapevole è necessario considerare la personalità dell'utente, l'incrocio di dati che ne provino l'attività estremista.

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