DONETSK: PUSHILIN, IL SOSTITUTO DI ZAKHARCHENKO È UN PO' MENO SEPARATISTA E PIACE TANTO AL CREMLINO
Sorpresa: Denis Pushilin, il nuovo capo della autoproclamata repubblica di Donetsk, area separatista del Donbass e che ha preso il posto del defunto (in un attentato) Aleksandr Zakharchenko è molto meno separatista di quanto si creda. Finora capo del Soviet Supremo di Donetsk, Pushilin è stato eletto a sorpresa al posto dei più accreditati e fedelissimi di Zakharchenko, Timofeev (ferito nell'attentato) e quello ad interim, Trapeznikov. A sorpresa perchè Pushilin, da sempre componente della delegazione che a Minsk elaborò i noti accordi, è da sempre un sostenitore del "ritorno del Donbass nello statuto dell'Ucraina". Ovviamente alle condizioni degli accordi di Minsk (che tra i tanti punti prevede una larghissima autonomia amministrativa dell'area da Kiev). Non solo. Riporta la Novaja Gazeta che Timofeev e Trapeznikov sarebbero stati cacciati con notevole scuorno da Donetsk e sarebbero riparati a Mosca. Chissà che cosa ha voluto significare allora quell'affettuoso saluto di benvenuto a Pushilin per la sua nuova carica da parte di Putin (mai successo prima, il presidente russo non si era mai esposto tanto pubblicamente) seguito dal plenipotenziario russo per il Donbass, il noto Vladislav Surkov (vecchia volpe del Cremlino)
Sorpresa: Denis Pushilin, il nuovo capo della autoproclamata repubblica di Donetsk, area separatista del Donbass e che ha preso il posto del defunto (in un attentato) Aleksandr Zakharchenko è molto meno separatista di quanto si creda. Finora capo del Soviet Supremo di Donetsk, Pushilin è stato eletto a sorpresa al posto dei più accreditati e fedelissimi di Zakharchenko, Timofeev (ferito nell'attentato) e quello ad interim, Trapeznikov. A sorpresa perchè Pushilin, da sempre componente della delegazione che a Minsk elaborò i noti accordi, è da sempre un sostenitore del "ritorno del Donbass nello statuto dell'Ucraina". Ovviamente alle condizioni degli accordi di Minsk (che tra i tanti punti prevede una larghissima autonomia amministrativa dell'area da Kiev). Non solo. Riporta la Novaja Gazeta che Timofeev e Trapeznikov sarebbero stati cacciati con notevole scuorno da Donetsk e sarebbero riparati a Mosca. Chissà che cosa ha voluto significare allora quell'affettuoso saluto di benvenuto a Pushilin per la sua nuova carica da parte di Putin (mai successo prima, il presidente russo non si era mai esposto tanto pubblicamente) seguito dal plenipotenziario russo per il Donbass, il noto Vladislav Surkov (vecchia volpe del Cremlino)
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